Si comincia a sentir parlare sempre più spesso di counselling ma il suo significato non è sempre ben spiegato. La traduzione letterale è consolatore – conciliatore - consulente - consigliere, ma in realtà, a nostro avviso, non esiste una parola in italiano che lo traduca adeguatamente.
Possiamo chiamare il counselling "psicologia della salute" in quanto è una relazione d' aiuto che ha come finalità il raggiungimento del benessere della persona. Lo scopo del counselling non è solo quello di intervenire nei momenti di crisi di vita, ma anche nei momenti in cui non ci sono apparenti problemi ed è presente il desiderio di comprendere, crescere e migliorare alcune aree della propria esistenza.
Il risultato di un percorso di counselling può essere molto rapido o frutto di un processo di trasformazione graduale che inizia dalla consapevolezza e dall' assunzione di responsabilità verso la propria esistenza. In questo periodo storico vediamo spesso persone che vivono dei disagi. In alcuni casi questi disagi sono dovuti a delle cause oggettive, esempio perdita del lavoro, ma altre volte il motivo che produce il disagio non è così chiaro, si tratta di un malessere non sempre comprensibile. Il counselling può essere un aiuto. Dove il disagio ha delle cause oggettive può aiutare le persone ad essere più consapevoli e a trovare soluzioni migliori che tengano conto di più variabili. Dove c’è un malessere non identificato può prendersi cura del singolo, rispettandolo nei suoi tempi e aiutandolo a trovare la miglior soluzione per se stesso.